Compagnia Balletto del Sannio

Ideazione e Regia: Seriana Lepore

“L’esistenza di un solo universo non basta a spiegare tutte le caratteristiche di quello in cui viviamo”.

L’idea dell’esistenza di dimensioni parallele, di universi coesistenti al di fuori del nostro SPAZIO-TEMPO, di realtà alternative in cui si verificano eventi simili alla nostra realtà, oppure diametralmente opposti, non è solo un’affascinante concezione filosofica o fantascientifica, ma si basa su concrete scoperte della fisica quantistica che stanno sconvolgendo completamente i panorami della scienza moderna.

Ma se è plausibile che siamo solo in uno di molti universi differenti, cosa avviene del nostro IO alternativo nelle altre dimensioni? O cosa può avvenire? Può avvenire che l’invivibilità della realtà “concreta e attuale” che viviamo può portarci a “rifugiarci” in un’altra dimensione? Può avvenire che in questo universo alternativo, dove vive una diversa versione di noi, proiettiamo a tal punto tutte le nostre emozioni e canalizziamo tutte le nostre energie da arrivare a vivere una realtà parallela e incontrare in tale dimensione addirittura l’anima gemella, come accade alla protagonista della nostra storia?

Ma la domanda che ci poniamo va oltre la dimensione “soggettiva” delle nostre singole esistenze potenzialmente in parallelo con altre.

E se, in un futuro non lontano, l’esistenza su questa terra dovesse divenire a tal punto insostenibile da rendere necessaria e invitabile la proiezione in altre realtà pluridimensionali? Sovrappolazione, altissimi tassi di inquinamento, problematiche ambientali esasperate, indisponibilità di acqua e di aria pura, cibo divenuto tossico; tutti aspetti che conducono a situazioni di vita esacerbati in cui gli uomini sono posti inevitabilmente l’uno contro l’altro, spinti da quell’atavico e ancestrale istinto di sopravvivenza e lottano per contendersi le più basilari fonti di vita.

Se il tempo e lo spazio che viviamo e osserviamo, dunque, non sono l’unica realtà possibile, forse un’esistenza oltre i confini della realtà può rappresentare una soluzione e l’unica possibilità di vita per il futuro è individuabile oltre il confine dell’osservabile e al di là dello “smisurato” ed è rappresentata dall’alternativa di un altro cielo su di noi.