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L’amico mio, e non della ventura

Testi Mariella de Libero

In un effluvio di parole e musica, Beatrice e le donne della Commedia si raccontano; e tra esse, ne appare una, della quale nell’opera non vi è cenno, la donna che amò Manfredi così tanto, da sopravvivergli solo qualche anno dalla sua morte nella battaglia di Benevento. Tutte donne unite dall’ “amor ch’a nullo amato amar perdona” quell’amore che pervade la Divina Commedia incedendo dal basso verso l’alto, dai sensi allo spirito, in forme diverse: passionale e familiare, terreno e divino, disperato e soave.

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